Biografia Wilhelm Reich – Periodo europeo
Wilhelm Reich (WR) nacque il 24 marzo 1897 a Dobrzcynica in Bukovina (attualmente in Romania), ai limiti orientali dell’impero Austro-Ungarico, primogenito di Leon Reich e di Cecilie Roninger-Reich.
Nel 1899 nacque il fratello Robert che morì di tubercolosi nel 1926. Il padre di Reich era un ricco fattore, ciò consentì ai suoi due figli di non frequentare le scuole pubbliche ma di seguire lezioni private tramite un tutore.
I genitori di Reich erano ebrei, ma i figli non ricevettero alcuna educazione religiosa ebraica, né appartennero ad alcun movimento religioso.
Nel 1910 la madre di Reich si suicidò, dopo che Wilhelm, allora tredicenne, riferì al padre di una relazione tra lei ed il tutore. Nel 1914 anche il padre morì, lasciando al giovane Wilhelm la totale responsabilità della conduzione dell’attività paterna, cosa che egli fece fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Con la guerra tutto il patrimonio e le proprietà andarono perdute. WR la combattè nell’esercito austro-ungarico, sul fronte italiano e con il grado di sottotenente.
Alla fine della guerra si iscrisse alla facoltà di Medicina di Vienna, dopo un breve periodo in cui studiò legge e nel 1922 conseguì la laurea (ai reduci di guerra era consentito di concludere il corso di laurea in quattro anni anziché in sei). Durante gli anni universitari mantenne il fratello e sé stesso dando ripetizioni ad altri studenti.
In quello stesso periodo (1919) organizzò, insieme ad altri studenti, un seminario di sessuologia, trovando del tutto carente il corso di laurea in questa materia, invitando, tra gli altri alcuni psicoanalisti.
L’interesse per i lavori di Freud e per la Psicoanalisi lo indussero ad iniziare il suo training psicoanalitico e la sua analisi personale con il Dott. Paul Federn già durante il corso di laurea e presto divenne membro della Società Psicoanalitica di Vienna e già dal 1919 iniziò a trattare pazienti.
Durante gli anni universitari studiò psichiatria con il Prof. Wagner-Jauregg e biologia con il Prof. Kammerer.
Nel 1922 si sposò con Annie Pink, che per sei mesi era stata una sua paziente ed in seguito divenne una nota psicoanalista. Dal matrimonio nacquero due figlie: Eva e Lore.
Nel 1922 fu nominato Assistente della Clinica Psicoanalitica appena costuituita dallo stesso Freud e nel 1924 divenne direttore del Seminario Tecnico. Dal 1924 al 1930 insegnò all’Istituto di Training Psicoanalitico, sempre a Vienna.
Questo primo periodo fu contrassegnato, da un lato, dalla considerazione crescente da parte dello stesso Freud e di altri psicoanalisti per le capacità cliniche ed organizzative dimostrate da WR, ma dall’altro dall’insorgere, graduale, di un’ostilità e di una divergenza di vedute fra quest’ultimo e l’estabilishment psicoanalitico, basate su due fattori. L’intima adesione alle ipotesi originarie freudiane sull’eziologia sessuale delle nevrosi, portò alla scoperta della Potenza Orgastica da parte di Reich, ma il suo libro Die Function des Orgasmus del 1927, non ottenne da parte di Freud la considerazioneche Reich aveva sperato, inoltre non venne accettata dagli altri psicoanalisti. L’atmosfera intorno a Reich si fece sempre più gelida, anzi, iniziarono allora le prime diffamazioni sul suo conto.
Il secondo fattore responsabile dell’ampliarsi della frattura fra WR e Freud fu l’interessamento del primo per l’aspetto sociale della nevrosi, frutto della sua esperienza presso la Clinica Psicoanalitica, dove venivano trattare persone delle classi subalterne, che soffrivano di disturbi psichici di ogni tipo.
Nel 1925 pubblicò Il Carattere Pulsionale, in cui venivano messe a confronto le strutture psichiche di nevrotici con inibizioni pulsionali con quelle di caratteri pulsionalmente disinibiti, quelli che oggi verrebbero definiti disturbi borderline.
Confrontandosi con altri psicoanalisti che lavoravano presso la stessa clinica, Reich si rese conto che la nevrosi era un fenomeno di massa, quindi il passo successivo avrebbe dovuto essere quello di avvicinarsi al problema in termini sociologici.
A quel tempo le distinzioni fra politica e sociologia non erano ancora state delineate e Freud si rifiutava di occuparsi di questioni politiche, rimanendo profondamente deluso ed amareggiato che uno dei suoi allievi prediletti imboccasse una strada che lui riteneva sbagliata.
Ciononostante Reich, nel 1928, fondò un movimento per l’igiene mentale: la Società Socialista per la Consultazione e le Ricerche Sessuali, che lo vide impegnato, prima e Vienna e dal 1930 a Berlino, in una intensissima attività di conferenze e di consultazioni.
Questo fu il periodo in cui WR lavorò nell’ambito dei partiti Comunista e Socialista. Scelse di avvicinarsi a queste organizzazioni perché erano quelle a più diretto contatto con le masse, pur non sentendosi coinvolto in senso politico-partitico ( vedi: Reich parla di Freud, pag. 123 – Sugarco Edizioni). La sua fiducia nel successo delle politiche riformiste subì un duro colpo quando, nel 1929, fece un viaggio in Unione Sovietica. Il Paese verso cui tutti gli spiriti progressisti del tempo guardavano come ad un punto di riferimento, si stava trasformando in una dittatura, e le riforme sessuali dei primi anni post-rivoluzionari stavano cedendo il passo al ritorno della vecchia morale sesso-negativa. Questa esperienza fu inclusa nel libro: La rivoluzione sessuale. Il suo impegno socio-politico nell’ambito delle organizzazioni di sinistra proseguì, peraltro, ancora per alcuni anni, come è testimoniato dal suo carteggio con Lev Trotsky, tra il 1933 ed il 1935. Il crescente successo personale ottenuto da Reich, unitamente al fatto di non essere un uomo di partito, portò alla sua espulsione dal Partito Comunista Tedesco nel 1933.
Nel periodo di permanenza a Berlino ( 1930-33), conobbe la sua seconda moglie, Elsa Lindenberg. Ballerina presso l’Opera di Stato di Berlino, ed anch’essa impegnata politicamente nelle organizzazioni di sinistra
Nel 1933 uscì la prima edizione di Analisi del Carattere, inoltre fu pubblicato Psicologia di Massa del Fascismo, in cui si descrive la responsabilità delle masse nell’instaurarsi delle dittature. Nello stesso anno, dopo un breve ritorno a Vienna, WR si trasferì a Copenhagen.
La sua posizione nella Germania nazista era diventata troppo pericolosa per i suoi trascorsi in organizzazioni di sinistra e, come migliaia di altre persone, cercò rifugio in un paese neutrale quale era la Danimarca in quegli anni. Inoltre la figura di Reich come psicoanalista era già ben conosciuta anche al di fuori del mondo germanico ed un gruppo di danesi interessati ad ottenere un trainig psicoanalitico , poichè in Danimarca non c’era nessun analista, avevano già in precedenza richiesto a Freud la possibilità di avere WR come didatta. Reich arrivò in Danimarca nel maggio del 1933 ed ottenne un permesso di soggiorno di sei mesi, ma non il permesso di lavoro.
L’attività didattica e di ricerca proseguì per il periodo consentito, ma, allo scadere dei sei mesi il permesso di soggiorno non venne rinnovato.
La presenza di una figura controversa come quella di Reich aveva scatenato l’ostilità degli psichiatri danesi e, nonostante l’impegno del gruppo dei suoi allievi e collaboratori, non gli fu possibile rimanere ulteriormente in Danimarca e così, verso la fine del 19233, si trasferì a Malmoe, città dell’estremità meridionale della Svezia, facilmente raggiungibile dai suoi numerosi allievi danesi con il traghetto da Copenaghen.
Anche le autorità svedesi, però, senza fornire alcuna motivazione non gli rinnovarono il permesso di soggiorno e, così, nell’estate del 1934 Reich tornò in Danimarca sotto il nome di Peter Stein, trascorrendo l’intera estate in una casa sulla costa nella cittadina di Sletten, località turistica a nord di Copenaghen, grazie all’aiuto della sua allieva danese Ellen Siersted. Nonostante le difficoltà questi furono per WR mesi sereni anche perché li potè trascorrere insieme alle figlie, che lo raggiunsero per l’occasione, ed a Elsa Lindenberg.
Nel mese di agosto del 1934 si tenne a Lucerna, Svizzera la Conferenza della Società Psicoanalitica Internazionale (SPI). In quell’occasione i nemici di Reich all’interno della SPI riuscirono ad ottenere la sua espulsione dall’associazione.
In aiuto di Reich si mossero, a questo punto, alcuni psicoanalisti norvegesi, tra cui Ola Raknes e gli fu concesso un permesso di soggiorno dalle autorità di quel paese che gli venne rinnovato regolarmente per tutto il periodo in cui visse ad Oslo, cioè fino all’agosto 1939. WR tenne numerose conferenze presso l’Università di Oslo e riorganizzò le proprie attività didattiche e di ricerca, aveva attorno a sé numerosi allievi scandinavi, ma anche tedeschi, americani, inglesi, erano psichiatri, medici, scienziati, pedagoghi, educatori.
Nel 1938 iniziò una campagna di diffamazione contro Reich da parte di giornali norvegesi. Per circa un anno quasi ogni giorno apparivano articoli che gettavano fango sul suo nome e sul suo lavoro. Inoltre la minaccia nazista si stava facendo sempre più pericolosa e vicina. Ancora una volta la situazione stava diventando insostenibile e, così, nell’agosto del 1939, WR lasciò l’Europa, per trasferirsi negli Stati Uniti, e non vi fece mai più ritorno. Poche settimane dopo la sua partenza, la Norvegia fu invasa dalla Germania nazista.
A dispetto delle enormi difficoltà incontrate, l’evoluzione del lavoro di Reich non si arrestò.
La coerente applicazione clinica della teoria freudiana della libido e la sua esperienza come direttore del Seminario Tecnico, dove ci si confrontava con gli scarsi risultati clinici ottenuti, nonché l’assenza di una vera tecnica terapeutica lo avevano condotto ad approfondire lo studio delle resistenze che i pazienti mostravano in terapia.
Il risultato fu l’elaborazione della tecnica dell’Analisi del Carattere che, se da un lato rappresentò un deciso passo in avanti, dall’altro fu il primo passo verso il distacco dalla Psicoanalisi.
Freud non accolse mai pienamente l’Analisi del Carattere e, con lui, molti altri psicoanalisti.
Il concetto reichiano di genitalità incontrò solamente il rifiuto dell’ortodossia psicoanalitica. Il lavoro presso la Clinica Psicoanalitica introdusse Reich alla dimensione sociale del problema. La sua adesione ai movimenti politici di sinistra incontrarono costantemente la più totale disapprovazione di Freud. Nonostante tutto, però, WR continuava a considerarsi uno psicoanalista che stava percorrendo la via indicata dallo stesso fondatore della Psicoanalisi. Di fatto, con la scoperta della corazza muscolare, Reich si era avviato in una dimensione biologica che, inevitabilmente, lo avrebbe condotto a percorrere una strada mai battuta prima da nessuno.
L’evoluzione del lavoro di WR, fino al suo trasferimento negli Stati Uniti, può essere così delineato: dalle libere associazioni all’analisi delle resistenze, da qui all’analisi del carattere o delle resistenze caratteriali; la constatazione delle forti reazioni vegetative indotte da una corretta analisi del carattere e la scoperta della corazza lo portarono alla tecnica della vegetoterapia.
Questo passaggio è stato particolarmente importante in quanto ha fornito la possibilità di fondare la psicologia su basi naturali-biologiche.
Tale substrato è stato dimostrato dagli esperimenti bioelettrici sull’ansia ed il piacere condotti durante il periodo norvegese.
La ricerca di una base fisiologica delle reazioni di piacere e ansia indusse WR a sperimentare su volontari, per mezzo di un oscillografo, le modificazioni della carica elettrica di superficie in risposta differenti stimoli. I risultati ottenuti (aumento della carica indotta da stimoli piacevoli e riduzione della stessa in seguito a stimoli spiacevoli o ansiogeni) consentirono di comprendere meglio la relazione funzionale dei fenomeni psico-biologici più profondi, di quella che Reich definì l’antitesi di base della vita vegetativa, in altre parole il rapporto fra piacere ed ansia. Riassumendo, da un lato abbiamo il piacere, che corrisponde ad un’espansione del biosistema, biologicamente rappresentato da un aumento della carica elettrica periferica, dall’altro l’ansia, la contrazione biologica, testimoniata da una diminuzione del potenziale di superficie.
L’interesse per la ricerca sulla pulsazione organismica e per la verifica sperimentale delle sensazioni di correnti riferite dai pazienti nel momento in cui la corazza iniziava a cedere, portarono Reich allo studio di organismi unicellulari quali le amebe.
Durante i tentativi messi in atto allo scopo di ottenere le amebe da infusioni d’erba vennero scoperti i bioni (1936) – forme di transizione tra la materia non vivente e quella vivente, da Reich definiti come – “l’unità funzionale elementare di tutta la materia vivente.”
Fu durante lo studio di un tipo particolare di bioni, i SAPA (Sand Packet), ottenuti dalla sabbia oceanica, che Reich scoprì la radiazione orgonica (gennaio del 1939) ed iniziò a studiarne le caratteristiche, sia a livello puramente fisico che biologico, che differenziavano questa energia da tutte le altre.
Il lavoro di Reich trovò, negli anni trenta, degli importanti supporti e punti di riferimento da parte di brillanti personalità del tempo, con cui egli entrò in contatto. Ricordiamo qui l’antropologo inglese Bronislaw Malinowski, i cui studi condotti alle isole Trobriand confermarono l’origine sociale sia del complesso di Edipo, sia del periodo di latenza, confutando così l’ipotesi psicoanalitica della sua inevitabile determinazione biologica. La società studiata da Malinowski si trovava ad un punto di svolta fra matriarcato e patriarcato. Nel 1932 Reich pubblicò il libro: L’irruzione della morale sessuale coercitiva. Testo essenziale per comprendere a fondo l’importanza dell’influsso sociale sulla genesi della repressione sessuale ed il suo ancoraggio nelle strutture caratteriali.
Un altro personaggio certamente non secondario nella vita di Reich fu Alexander S. Neill, pedagogo di origine scozzese e fondatore della celebre scuola di Summerhill. Paziente ed allievo di Reich dalla seconda metà degli anni trenta, ne condivise entusiasticamente le idee, particolarmente quelle riguardanti la psico-pedagogia funzionale. Pur con alti e bassi il loro rapporto si esaurì solamente con la morte di Reich. La loro amicizia ha dato luogo alla pubblicazione di un carteggio: Record of a Friendship, Farrar, Straus and Giroux, New York, 1981.
Durante il periodo degli studi sui bioni Reich si avvalse della collaborazione del Prof. Roger Du Teil, dell’Università di Nizza. Du Teil non solo effettuò una serie di esperimenti di controllo, grazie a cui fu in grado di confermare i risultati ottenuti da WR, ma cercò anche di fare riconoscere il lavoro sui bioni dall’Accademia delle Scienze francese. La sua dedizione ed il suo entusiasmo gli costarono però la sua carriera accademica.
In questo periodo Reich si serviva del metodo dialettico-materialista, a tale proposito si veda la sua pubblicazione Der dialektische Materialismus in der Lebens-forschung – Zeischrift fuer politiche Psychologie und Sexoekonomie, 3, vol. IV, 1937. Successivamente, con l’evoluzione del suo pensiero, il suo approccio epistemologico si basò sulla tecnica del pensiero funzionale da lui stesso elaborata.